> NUCLEAR OMNICIDE |
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Band: NUCLEAR OMNICIDE |
Title: The Presence of Evil |
Format: CD |
Release Date: 29/Mar/2013 |
Price: $9.00 USD |
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EBM records presents the 26th offering of the "Thrash is Back" Series.
The Presence of Evil is an unstoppable juggernaut of infectious riffs, skilled musicianship and unforgettable anthems that could be the soundtrack to civil unrest in a post-apocalyptic world gone mad.
It runs a freakin' marathon of pure thrash riffage, ranging from the slow, sick and brooding to the galloping stomp to headbanging ferocity. Benny Raivio's vocals are absolutely sick, offering up a throaty deathrash that fits well with Nuclear Omnicide's venomous music.
The Presence of Evil is the band's debut full length and is a blistering 40 minute blast of power and fury !
If you call yourself a dedicated fan of metal, then Nuclear Omnicide and The Presence of Evil is nothing less than your godsend. If this is the sound of a post-nuclear world, then bombs away!
Artwork by renowned artist Andrei Bouzikov. |
> Track List |
1. Blood Currency |
6. Lethal obsession |
2. Biotech |
7. Worthless |
3. Unleash yourself |
8. Mr. Rabbit |
4. Dedicating your life for nothing |
9. Koodinimi koskenkorva |
5. Nuclear Omnicide |
10. The presence of evil |
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> Sound Sample |
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Heavy Metal Maniac |
Nati nel 2010, i giovani finlandesi Nuclear Omnicide dopo un valido e autoprodotto EP, riescono a sfornare un full-length che prende il nome di "Presence Of Evil". Non è un lavoro che brilla in quanto a tecnica, ma che ha dei pregi riguardo l'esecuzione di riff colossali e infetti dal male. Per quanto sia difficile crederci, la band è composta da ragazzi tra i 15 e i 16 anni e ciò la dice lunga sul loro proficuo futuro imminente. L'artwork è stato affidato ad Andrei Buzikov, che, a quanto pare, ultimamente sta lavorando parecchio in questo campo.
La opener "Blood Currency" riesce già a farci capire sin dal primo minuto l'andamento che la band ha seguito. Pura cattiveria, ignoranza, velocità e martellamento sono gli elementi principali che caratterizzano i giovani thrasher. Non esiste tecnica, ma solo pura e sana pazzia. La velocità non è tutto e ciò lo dimostra la successiva "Biotech" che, a differenza della precedente, ha diversi riff più lenti tra i quali spicca anche quello di basso. La voce è assolutamente malata offrendoci toni oscuri e gutturali che si inseriscono splendidamente nelle tracce velenose dei Nuclear Omnicide.
Le canzoni successive non si discostano di parecchio da quelle appena citate, tra queste vorrei però menzionare "Mr.Rabbit" che possiede un buon interlude e un solo il quale non si affaccia solo al lato aggressivo, ma anche leggermente alla melodia, "Nuclear Omnicide", "Koodinimi Koskenkorva" e la title-track "Presence Of Evil" che si rivela essere la più lunga del lotto con i suoi 7 minuti ed, inoltre, la più elaborata se messa a confronto delle altre.
"Presence Of Evil" si rivela essere un buon lavoro se si considera l'età dei componenti, ma mi duole ripetere il solito discorso. Non è una Thrash Metal band fondata per puntare alla tecnica e ai riff complicati, ma bensì per spezzarvi il collo durante i quaranta minuti proposti da tale lavoro.
In fondo il Thrash è bello perchè è vario no? SPREAD THE OMNICIDE!
Voto: 67/100 |
Metal Imperium |
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The Metal Crypt |
Took me a bit to remember who this disc was reminding me of. Nuclear Omnicide have a pretty stupid name, but this is a pretty decent album of retro-thrash that reaaaally reminds me of Texas-based Thrash act Devastation. You get the galloping riffs, the same kind of stripped-down production job, and a really similar songwriting approach. The vocals on this are much better than the comparison would suggest, and Benny Raivio has a nicely low-pitched shout with some real presence and energy. These guys are not breaking any molds, but if you like classic-era Thrash this is the stuff. |
Zombie Ritual |
This is my first contact with the young band and I'm really impressed because of the high octane guitar riffs and dynamic structures found on the debut album. Coming from Finland, these guys seem to worship the old thrash metal genre from the beginnings in the 80's, especially from American style. This album sounds solid as hell, and all compositions denote a huge work behind rehearsal room. I know some of you will say that the genre's revival today is a crap and lacks of originality, but these guys created a debut album full of mature ideas and deadly guitar lines, and I must say the result is quite effective. Vocals are another aspect to underline because Benny Raivio sings guttural form and he steps beyond the aggression. The influence of Slayer is smelled everywhere and it truly made me smile because it seems like the roots are deep and honest. Just listen to the track “ The Presence of Evil ” and you will know what I'm talking about. All in all, this is an excellent debut album forged in Red fire, fast compositions and massive destruction. I recommend this album for those new thrash metal warriors, and also for those who know very well names like Exodus, Vio-lence, Demolition Hammer, Dark Angel , etc. – Victor Varas |
Metallized |
Nuclear Omnicide sono un gruppo proveniente dal sud della Finlandia, formato negli ultimi mesi del 2010 da quattro ragazzi di quindici anni. L'idea di creare questa band è stata ispirata dalla scarsa proposizione di thrash metal a livello internazionale da parte delle band finlandesi, da sempre maggiormente inclini a suonare generi come power, folk, viking e melodic death. Il nome della band lascia poco spazio all'immaginazione sulla musica che essi vogliono proporre al mondo intero, pertanto non c'è da stupirsi che le influenze più evidenti siano Sodom , Destruction , Exodus e i primi Kreator . Grazie alle influenze di questi mostri sacri e ai nomi scelti per band e album, il sound dei Nuclear Omnicide può essere circoscritto ad un'idea musicale ben precisa anche da chi non ha ancora avuto modo di ascoltarli.
Forti di un contratto nuovo di zecca con EBM Records , dopo aver pubblicato un EP autoprodotto lo scorso anno, i quattro ragazzi scandinavi si presentano al mercato del thrash metal più grezzo e violento con il loro disco d'esordio The Presence of Evil . Ciò che colpisce già dal primo ascolto dell'album è la cattiveria e l'irruenza delle singole tracce, coadiuvate da una voce potente e ai limiti del growl; la prima domanda che viene da porsi durante la riproduzione del disco è: sono veramente ragazzi di 16-17 anni? Tralasciando le indubbie capacità strumentali, ciò che appare davvero incredibile è la potenza vocale espressa da Benjamin Raivio , anche se non risulta un fattore esclusivamente positivo come presto andremo a sentire. I dieci brani sono tutti tiratissimi dall'inizio alla fine e pregni di tutte le caratteristiche tipiche del genere: assoli al fulmicotone, ritmiche serratissime, voce ringhiante e cambi di tempo. La prova strumentale è buona, soprattutto in brani come Koodinimi Koskenkorva e Nuclear Omnicide ; Kasper Koutonen e Mikael Ignatius tessono dei buoni riff e degli assoli piacevoli sul tappeto ritmico della batteria di Alex Anttila e il basso di Benjamin Raivio . E' proprio su quest'ultimo che c'è da fare un appunto, principalmente dal punto di vista vocale: non vi è dubbio che una voce così sia insolita e rara per un teenager, tuttavia nei limiti di un disco thrash risulta troppo piatta e priva di personalità; potente e cattiva, senza alcun dubbio, ma decisamente monocorde. Ad un ascolto distratto può sembrare quasi che Benjamin tenti, senza troppo successo, di emulare il growl del compianto Chuck Schuldiner degli esordi. Il lavoro finale sarebbe stato tutt'altra cosa se queste linee vocali fossero state più varie e magari caratterizzate da qualche azzardo personale in più.
In conclusione, The Presence of Evil è un disco di discreto e sano thrash metal consigliato a tutti gli amanti di tali sonorità che non ricercano grosse innovazioni, dato che esso non apporta niente a ciò che già è stato presentato negli ultimi trent'anni. Le caratteristiche definenti del genere ci sono tutte così come le qualità musicali, sopra le righe se correlate a un'età media veramente bassa. Purtroppo, esso pecca di personalità come spesso accade alla maggior parte delle thrash metal band degli ultimi anni; così come per la voce, si poteva osare qualcosa in più anche a livello compositivo-strumentale, cercando di dare un'impronta più personale al lavoro. Questo appunto è naturale vista la giovane età della band e bisogna intenderlo come uno sprone volto al miglioramento ricordandosi che, a diciassette anni, c'è un notevole margine temporale per crescere artisticamente e rendere il sound della band un prodotto personale e non un collage ben riuscito di varie influenze musicali; se riusciranno in questo intento, con le loro buone capacità, i Nuclear Omnicide potranno aspirare a valutazioni ben più elevate; per il momento dovranno accontentarsi e rimboccarsi le maniche. In Finlandia un disco così potrebbe anche essere sufficiente per spiccare vistosamente nel panorama del thrash metal nazionale, ma nel resto del mondo rischia seriamente di amalgamarsi allo sconfinato ammasso di gruppi emulatori. Giovani e capaci, ma pur sempre emulatori. |
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